Meta dovrà affrontare in ottobre un processo per concorrenza sleale intentato dai media spagnoli
Meta Platforms META, proprietaria di Facebook, affronterà nell'ottobre 2025 un processo in Spagna per una denuncia da 551 milioni di euro (e 582 milioni di dollari)presentata da oltre 80 società di media che la accusano di concorrenza sleale nel settore pubblicitario, ha detto venerdì un tribunale di Madrid.
Le udienze si terranno l'1 e il 2 ottobre, ha detto il 15° tribunale commerciale di Madrid.
L'associazione dei media AMI, che rappresenta 87 aziende spagnole del settore, ha intentato una causa l'anno scorso sostenendo che Meta ha violato le norme della Ue sulla protezione dei dati tra il 2018 e il 2023.
I giornali sostengono che l'uso "massiccio" e "sistematico" dei dati personali degli utenti delle piattaforme Facebook, Instagram e Whatsapp da parte di Meta le conferisce un vantaggio sleale nella progettazione e nell'offerta di annunci personalizzati, il che costituisce, a loro avviso, una concorrenza sleale.
Un portavoce di Meta non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.
Gli editori di giornali quotati in borsa Prisa PRS, che possiede il quotidiano El Pais, e Vocento VOC, che possiede il quotidiano ABC, sono tra i denuncianti.
Separatamente, le associazioni di emittenti radiotelevisive spagnole UTECA e AERC hanno detto il mese scorso di aver intentato una causa da 160 milioni di euro contro Meta per gli stessi motivi.
Le cause spagnole rappresentano gli sforzi dei media tradizionali di combattere i giganti tecnologici sia nei tribunali che nelle legislature per preservare i loro introiti, sostenendo che tali aziende dovrebbero pagare tariffe eque per l'utilizzo e la condivisione dei loro contenuti.
Alcuni di questi tentativi si sono ritorti contro in Paesi come il Canada e l'Australia, (link) dove Meta ha bloccato gli utenti dal ripubblicare articoli di cronaca.
Negli altri mercati, Meta ha ridimensionato (link) la promozione di notizie e contenuti politici per incrementare il traffico e afferma che i link alle notizie rappresentano ormai solo una frazione dei feed degli utenti.
(1 dollaro = 0,9471 euro)