Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata dalle vendite. In una giornata scarna di dati macro, gli operatori rimangono in attesa dell’inflazione degli Stati Uniti di dicembre in agenda domani e dei conti trimestrali della grandi banche d’affari USA che verranno rilasciati venerdì. Lato Banche centrali, sono arrivate nuove indicazioni dai componenti della BCE. Il membro del Consiglio direttivo Mario Centeno ha affermato che “la BCE non ha necessariamente bisogno di una visione completa degli sviluppi salariali nei prossimi mesi per impostare la direzione della politica monetaria”. “Non penso che dovremo aspettare fino a maggio per prendere decisioni”, ha spiegato Centeno, osservando che i recenti dati sull’inflazione ed economia hanno avvicinato il momento dell’allentamento e che l’Eurotower deciderà quando tagliare il costo del denaro “prima di quanto pensassimo fino a poco tempo fa”. Visione da falco invece quella del membro Boris Vujcic che ritiene che la BCE non inizierà ad allentare la politica monetaria prima dell’estate. Per Vujcic, un taglio dei tassi prima di allora sarebbe giustificato solo da una sorpresa al ribasso dell’inflazione e da un rallentamento dell’economia più marcato di quanto previsto. Ai commenti di Centeno e Vujcic si sono poi aggiunte le parole di François Villeroy de Galhau, il quale ha affermato che la BCE taglierà i tassi quest’anno quando avrà la prova che l’inflazione sia in linea con il target del 2%. Villeroy si è rifiutato di fornire un’indicazione temporale più precisa, affermando che le decisioni saranno orientate dai dati.
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