In occasione dell'analisi sul NASDAQ, che ha rispettato appieno i target ipotizzati, avevamo accennato al fatto che i listini europei - raffrontati ovviamente all'esplosività del comparto tecnologico americano - arrancavano. Vuoi per via della nuova accelerazione del Covid, vuoi per le differenze sostanziali nell'utilizzo della politica monetaria da parte di FED e BCE, fatto sta che il DAX faticava a scavallare l'asticella dei 13 mila punti.
Ieri, improvvisamente, l'accelerazione. I motivi potrebbero essere disparati, ma in questa sede ciò che interessa è capire come si può comportare tecnicamente. Nelle ultime ore, a nostro avviso, è successo qualcosa di importante ovvero la violazione di una resistenza volumetrica fondamentale (area 13200 punti) e il breakout di un massimo relativo che fungeva da spartiacque tra rialzo e lateralità fin dallo scorso 21 luglio.
Al breakout di tali resistenze c'è stata un'accelerazione ed ora il prossimo livello fondamentale - resistenziale ovviamente - è rappresentato da quota 13500 punti. Non manca molto, quindi ci si potrebbe arrivare anche in giornata. Ma parliamo di livello fondamentale perché rotto quello non ci sarebbe nient'altro - tra i cluster volumetrici - che potrebbe arrestare la corsa dell'indice fino ai massimi assoluti. Insomma, situazione da monitorare con estremo interesse.
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