Nel corso dell'Estate abbiamo analizzato, sovente, l'indice S&P500 in quanto benchmark di riferimento mondiale per quel che riguarda il comparto azionario. Peraltro stiamo parlando del listino che maggiormente rispecchia l'andamento dell'economia reale USA. Tuttavia, dalla scorsa settimana, siamo passati sul NASDAQ ovvero sul listino tecnologico a stelle e strisce. Per quale motivo? Semplice: se avete letto l'analisi precedente lo conoscerete già ma per chi ancora non ne fosse a conoscenza è bene ricordare che l'attuale correzione dell'azionario è stata scatenato dalla vendita dei titoli tecnologici.
Ciò detto, vista la configurazione grafica attuale non possiamo far altro che confermare il momento di estrema incertezza. Vi sono alcuni elementi che pesano negativamente: la bocciatura al Senato USA del piano di stimoli fiscali presentato dai Repubblicani, i tassi d'infezione COVID che accelerano, il periodo elettorale americano. Graficamente, siamo sul daily, l'incertezza emerge osservando le candele giapponesi degli ultimi giorni: siamo in lateralità e il supporto in area 11000 punti sembra rappresentare lo spartiacque ideale tra ulteriori vendite e nuovi acquisti.
E' un'area volumetricamente molto importante, lo si evince dal volume profile, ma ovviamente essendo un numero tondo è anche una soglia psicologica di cui tener conto. Non solo. Abbiamo un'altra confluenza: il doppio massimo di metà luglio, che come si può notare ha sostenuto le quotazioni in modo quasi chirurgico. Infine, non meno importante, dai tick volume possiamo notare come i volumi si stiano mantenendo elevati.
Concludiamo evidenziando il doppio minimo formatosi sull'area in oggetto, sappiamo infatti che da analisi tecnica potrebbe rappresentare un pattern d'inversione (in questo caso potrebbe sancire il termine della correzione) e quindi potrebbero crearsi i presupposti per l'eventuale ripresa del trend rialzista. Volendo ipotizzare un'operazione long lo stop andrebbe collocato appena al di sotto del supporto 11000 punti e ciò consentirebbe di avere un ritorno sull'investimento notevolissimo. Qualora dovesse cedere il supporto, invece, l'indice potrebbe estendere il movimento ribassista accelerando e a quel punto si potrebbe ragionare col classico "stop&reverse".
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