In un contesto di storno più o meno deciso... Dow Jones e S&P 500 dimostrano maggiore forza nell'ultima sessione della settimana, meno vigore per il Russell e ancora una settimanaccia per il Nasdaq.
LAYOUT - Grafico a linea grigio TF 4H o candlestick 30min / 4H - Volume Profile intervallo di sessione - Range settimanale (grafico multiperiodico) - Media mobile semplice 6 periodi circoli, colore azzurro - Media mobile semplice 15 periodi circoli, colore arancio - Media mobile semplice 30 periodi circoli, colore rosso
SCENARIO In generale tutti e 4 gli indici presi in esame sono oggetto vi vendite nelle ultime 2/3 settimane, ma quello che sembra patire di più è il Nasdaq, a segnalare un differente orientamento degli investitori. I "veri" supporti sono piuttosto lontani e diventa difficile avere riferimenti grafici utilizzabili nell'immediato per la gestione delle posizioni. In una scala di forze troviamo al 1° posto il Dow Jones, che infatti si trova vicino ai massimi settimanali, 2° l'S&P500 poco sopra la metà del Range settimanale, 3° il Russell che chiude la sessione di venerdì al Poc del giorno precedente e 4° il Nasdaq, vero fanalino di coda della selezione, patisce più dei suoi colleghi la pressione ribassista. Fuga dei prezzi dalle importanti masse volumetriche, qualcuno riesce a riportarsi all'nterno delle aree oggetto della presenza dei POC precedenti, i più deboli ne rimangono fuori.
LIVELLI
DOW JONES 32033 massimo del 25/02 31637 massimo settimanale 30512 minimo settimanale 29552 minimo del 01/02
CONCLUSIONI L'affondo più deciso è stato operato dal Nasdaq che deve andare a "cercare" un supporto a novembre del 2020. I colleghi indici presi in esame subiscono pressioni ribassiste, ma più moderate; è in corso probabilmente un inizio di riallineamento tra la finanza e la realtà, in un quadro generale che vede la ricerca di rendimenti altrove, una politica monetaria che deve cercare di non surriscaldare eccessivamente l'economia e la situazione pandemica. Prendere posizioni di lungo termine potrebbe non essere molto semplice, le condizioni continuano probabilmente ad essere più idonee ad un intraday o comunque ad operatività di breve. Sarà interessante osservare il comportamento dei prezzi alle prese con supporti e resistenze tenendo presente la scala di forze sopra citata.
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