È difficile capire quando le azioni NVIDIA torneranno a brillare. Un titolo che ha avuto così tanto successo nei mesi scorsi, aumentando 14 volte dopo l’operazione di split effettuata alla fine del 2022, da 11 dollari, per arrivare al massimo storico segnato di recente a 153 dollari. Un rialzo enorme da far impallidire l’indice S&P500, generato in scia alla domanda per i suoi chip, che hanno potenza e velocità per gestire in modo adeguato gli applicativi AI. Al momento il rally si è fermato. Inizialmente, non sembrava che sarebbe stato un problema così grande. Prendersi del tempo per smaltire gli eccessi con una fisiologica flessione per garantire, oltremodo, un adeguato ricambio delle correnti operative. Il titolo è sceso di circa il 15% dal suo massimo record intraday a $ 130 martedì 17 dicembre, mentre l'S&P 500 ha guadagnato quasi il 2% nello stesso lasso di tempo. I livelli tecnici chiave stanno iniziando a rompersi, complice anche la formazione di un ampio testa e spalle ribassista ben visibile sul grafico. Il supporto era stimato a 135 dollari, ma quel livello è stato rotto, con il titolo che ha chiuso a 130,39 martedì. Il titolo è anche sceso sotto la media mobile a 20 giorni, un segno che la gravità sta penetrando nella struttura portante della tendenza di breve periodo, letta adesso in chiave ribassista, unitamente ad una fase momentum declinata al ribasso. Target proponibile per l’attuale movimento? Area 115, livello che andrebbe ad intercettare la trendline originata sui minimi a 47,50.
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