Borse mondiali vicini ai massimi storici, cercano ragioni per salire ancora. Dalle minute dell’ultimo meeting BCE ottimismo su taglio tassi a giugno. Nuovi contrasti commerciali USA-Cina! Biden chiede dazi su auto elettriche. Pechino emette bond lunghi per finanziare investimenti statali boom 2024.
Negli Stati Uniti, l’aumento oltre le attese delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione corrobora la speranza del prossimo taglio dei tassi della Banca centrale (Federal Reserve-FED). Incoraggianti le indicazioni contenute nei verbali dell’ultima riunione dell’11 aprile, della Banca centrale Europea: il Consiglio direttivo ritiene "plausibile" un taglio dei tassi a giugno.
L'ultima seduta della settimano finisce bene per i listini azionari europei: Milano +0,9%, celebra le buone trimestrali di Enel, Leonardo ed Iveco: Londra +0,6%, Madrid +0,5%, Parigi e Francoforte +0,4%. Nella settimana Milano ha guadagnato +3,1%, ed insieme ad Amsterdam, +2,6%, guida la classifica da inizio anno con +14%. Bene anche Londra, +2,7%, Parigi, +3,3%, e Madrid, +2,3%. Più incerta Wall Street, che venerdì 10 ha chiuso contrastata: Dow Jones +0,3%, S&P500 +0,2%, Nasdaq invariato. Sui listini Usa ha inciso il calo della fiducia dei consumatori, ai minimi da 6 mesi. Secondo l’indagine dell’Università del Michigan, a maggio è scesa a 67,4 punti da 77,2 di aprile, facendo peggio delle attese di 76. Le famiglie sono preoccupate dall'aumento dell’inflazione attesa e dal temuto rallentamento mercato del lavoro.
In effetti, l’occupazione, insieme all’inflazione,sono i fattore più importanti ai quali guarda la FED nel decidere le future mosse sui tassi, visto l’obbiettivo dell’atterraggio morbido (soft landing) dell’economia, vale a dire abbassamento dell’inflazione senza innescare recessione.
Sul tema, riportiamo le parole del Presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic, secondo cui la Banca central “è probabilmente sulla buona strada per tagliare i tassi quest’anno”, ma che tempi e misure restano incerti, visto che ulteriori cali dell’inflazione arriveranno probabilmente piuù avanti.
I mercati finanziari, per il momento, sembrano non allarmarsi per le crescenti tensioni tra Pechino-Washington: secondo Bloomberg già la prossima settimana gli Usa potrebbero annunciare nuovi dazi sulle esportazioni dalla Cina, in contrasto con lo sforzo di Pechino di rilanciarle.
L’articolo sottolinea che molte aziende cinesi, attive soprattutto nel comparto green-tech, si stiano già limitando nella loro esposizione verso il mercato Usa, considerato a “rischio” di nuovi dazi.
La congiuntura “macro” europea è debole, e non mostra segni di ripartenza: nel Regno Unito, il GDP (Pil) del 1’ trimestre ha segnato +0,6% sul 4’ trimestre 2023, ma un misero +0,2% annuale. Nello spaccato per comparti, i servizi sono cresciuti +0,7% trimestre su trimestre, la manufattura +0,8%, ma il settore delle costruzioni è sceso -0,9%.
La congiuntura “macro” europea è debole, e non mostra segni di ripartenza: nel Regno Unito, il GDP (Pil) del 1’ trimestre ha segnato +0,6% sul 4’ trimestre 2023, ma un misero +0,2% annuale. Nello spaccato per comparti, i servizi sono cresciuti +0,7% trimestre su trimestre, la manufattura +0,8%, ma il settore delle costruzioni è sceso -0,9%.
In Italia la produzione industriale e’ calata a marzo -0,5% su febbraio. Nella media del 1’ trimestre si registra un calo di -1,3% rispetto all’ultimo trimestre 2023. Su base tendenziale, al netto degli effetti di calendario, registra una flessione di -3,5%.
Oggi, 13maggio, a Bruxelles si terrà l’Eurogruppo, riunione dei Ministri delle Finanze dell’Area-Euro, mentre domani sarà la volta dell’Ecofin, a cui partecipano i Ministri delle Finanze di tutti i Paesi dell’Unione Europea.
Macro cinese: i prezzi al consumo di aprile hanno mostrano un trend al recupero per il 3’ mese di fila, crescendo +0,3% annuale: le stime prevedevano +0,10%, come a marzo. Su base congiunturale mensile, il rialzo è stato +0,1%, invertendo il trend di marzo, -1,0%, che era stato il calo più brusco da 3 anni.
Il recupero dei prezzi “retail” ridimensiona i rischi di deflazione, ma la generale assenza d’inflazione continua ad alimentare speranze di tagli dei tassi da parte della Banca centrale cinese e di qualche misura del Governo per rilancire i consumi.
Una spirale decisamente deflattiva e’ confermata dall’andamento ancora negativo dei prezzi alla produzione, al 19° mese consecutivo di calo: aprile -2,5%, in frenata rispetto al -2,8% di marzo, ma peggiore del -2,3% stimato.
Venerdì si è registrato l’energico rialzo di Botcoin, +3,6% a 63.040 Dollari ed incrementi simili per altre cryptovalute: passata la fase dell’”halving” e smaltiti i riscatti dagli ETF cash di aprile, Bitcoin sembra aver individuato una nuova solida base: da osservare.
Venerdì di cali generalizzati per le commodity energetiche: il petrolio WTI (riferimento in Usa) ha perso -0,4% a 79,0 Dollari/barile, il gas naturale europeo, sulla piattaforma TTF Amsterdam, oltre -3,3%, scendendo sotto 30 Eur/megawattora.
Stamattina, 13 maggio, chiusure in ordine sparso sui mercati asiatici e mattinata apatica sulle Borse europee, in media +0,1% alle 13.00 CET. Incide l’attesa per il dato sull’inflazione Usa di mercoledì 15, dato il suo noto impatto sulla prossima auspicata scelta della FED di avviare il ciclo di riduzione dei tassi.
I maggiori indici azionari cinesi hanno chiuso negativi, anticipando l'atteso annuncio dei dazi Usa sull'import di prodotti made in China a basso impatto energetico, soprattutto auto “full-electric”. Shanghai -0,2%, Shenzhen -0,9%.
Ieri la Cina ha anunciato cha a partire da giovedì 16 collocherà sino a 1.000 miliardi di Yuan (137 miliardi di Dollari) di bond governativi speciali a lunghissimo termine, tra 20 e 50 anni, per finanziare programmi statali di investimenti 2024.
Sul mercato obbligazionario, il differenziale di rendimento tra BTP decennale italiano e omologo Bund tedesco conferma 133 punti base di venerdì, col rendimento del BTP decennale benchmark a 3,83%, - 2 bps rispetto al 3,85% di venerdì.
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