Si è appena conclusa una settimana piuttosto turbolenta sui mercati in cui ha visto l’elezione di Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti, portando con se diverse ripercussioni quali:
- Ribasso dell’oro sulla base delle dichiarazione di Trump di voler mettere una parola fine agli scontri tra Russia e Ucraina
- Nuovo massimi storici da parte degli indici americani, soprattutto S&P500 che ha toccato una quota di 6,000 punti.
Sulla base di questi eventi macroeconomici, dobbiamo capire come i mercati si muoveranno in vista di questo rush finale di fine anno.
Andiamo a vedere insieme quali saranno gli eventi principali della settimana che va dall’11 al 15 di Novembre.
Martedì 12 Novembre:
Avremo il rilascio del Consumer Price Index (CPI) tedesco che ci darà un’indicazione sulla pressione inflazionistica a livello europeo sulla base mensile. È previsto un dato dello 0.4%, in linea con il dato precedente, ragione per cui potrebbe permanere una certa stabilità a livello di prezzi.
Mercoledì 13 Novembre:
A metà settimana sarà la volta del CPI americano, il cui paniere comprende i beni e servizi dell'economia statunitense, mentre il CORE CPI non comprende i beni più volatili, quali cibo ed energia. Un dato sicuramente da tenere d’occhio in quanto ci dirà se comunque i dati inflazionistici siano in equilibrio anche in vista dei recenti tagli dei tassi della Fed. I dati mensili ed annuali, previsti rispettivamente allo 0.2% e al 2.4% sono perfettamente in linea con i dati del mese precedente, motivo per cui dovrebbe essere confermata tutt’ora una certa stabilità.
Giovedì 14 Novembre:
Durante questa giornata avremo il rilascio del PPI (Producer Price Index) ovvero l’indice dei prezzi alla produzione: questo dato lo possiamo definire con un indicatore di quelli che poi sarà l’indice del prezzo al consumo. Il PPI è uno strumento che ci dice il livello di inflazione dal lato del produttore. In questo caso il mese precedente il dato si attesta sullo 0.0% mentre le previsioni prevedono un rialzo dello 0.2%. Cosa potrebbe comportare questo aumento dei costi alla produzione? Ripercussioni sul consumatore (CPI in possibile aumento).
Inoltre avremo un il dato sulle richieste dei sussidi di disoccupazione USA, che ci darà una visione sullo stato di salute del mercato del lavoro americano.
Ulteriore dato in rilascio durante questa giornata sono le scorte del petrolio greggio, materia prima di riferimento anche lato inflazione.
Venerdì 15 Novembre:
Giornata particolarmente interessante e piena zeppa di dati in cui avremo in mattina il rilascio sul dato del GDP (Gross Domestic Product) ovver del PIL del Regno Unito che dovrebbe attestarsi sullo 0.2% , in linea con il dato del mese precedente. L’uscita di un dato superiore, potrebbe rafforzare l’idea sulla fiducia dell’economia britannica della lotta all’inflazione e di un ulteriore sostentamento a livello occupazionale.
Nel pomeriggio avremo il dato americano riguardo alle vendite al dettaglio (Retail Sales) che ci mostrerà lo status della spesa dei consumatori americani. Il mese precedente il dato si attestava sullo 0.5% mentre le previsioni prevedono un ribasso e con un dato che sarà intorno allo 0.2%. Quindi eventuale conseguenza di una diminuzione delle vendite al dettaglio, potrebbe essere la diminuzione della domanda interna.
Ogni investitore deve considerare in modo accurato i dati che vengono rilasciati, in quanto ogni investimento comporta un rischio.
ANALISI TECNICA
S&P500 (US500 sulla nostra chart), rappresenta il più importante indice azionario americano in quanto il suo paniere è formato dalle 500 aziende più capitalizzate e rappresenta circa l’80% della capitalizzazione di mercato.
Da un lato puramente di Analisi Tecnica, possiamo vedere come l’S&P si trovi al momento sui suoi massimi storici, motivo per cui tocca fare le dovute valutazioni.
Dal punto di vista Daily, abbiamo avuto una netta rottura al rialzo supportata anche dai volumi in acquisto.
Se invece diamo uno sguardo allo Stocastico, possiamo notare come si stia entrando in una zona di ipercomprato e di come potremmo eventualmente aspettarci una qualche correzione del prezzo.
Non dimentichiamoci che questo indice si trova in una zona di prezzo del tutto nuova, quindi ogni trader deve fare accuratamente le proprie valutazioni in base alla propria strategia.
È importante ricordare inoltre che le analisi passate non rispecchiano una certezza futura.
Conclusioni:
Le elezioni di Trump hanno accelerato il processo di spinta dei mercati azionari, in quanto le sue politiche sono sempre state generalmente a favore di esso.
Dal punto di vista tecnico, un trader deve tenere pienamente in considerazione che il prezzo si trova in una zona in cui ci è arrivato per la prima volta, motivo per cui i rischi di investimento sono elevati.
Da tenere in considerazione anche come l’S&P500 reagirà alle notizie macroeconomiche della settimana.
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