Abbiamo visto come il dollaro nei confronti delle principali valute abbia subito sensibili cali con performance negative che non si vedevano dal 2009.
Il dato sull'inflazione Core (CPI) sceso ad ottobre al 7,7% (anno-su-anno) rispetto ad attese dell'8% ha alimentato le speranze che sia in atto un rallentamento dei prezzi e, pertanto la FED possa togliere il piede dall'acceleratore dei rialzi dei tassi.
Ma la debolezza del dollaro potrebbe arrestarsi in vista del test dei livelli sensibili raggiunti dal biglietto verde sia nei confronti dell'Euro che dello Yen, entrambi visibili sul grafico settimanale delle due coppie di valute. Più in dettaglio, per EurUsd si tratterebbe di una resistenza plurima in area 1.0350, che nasce unendo i minimi toccati dal cross nel gennaio 2017 e nel maggio 2022 e rotta al ribasso a luglio 2022 e confermata ad agosto scorso. Per UsdJpy, al contrario, si tratta di un livello di supporto che il dollaro ha raggiunto in area 139.5 che nasce dai massimi dello scorso luglio 2022 e rotti al rialzo con la prosecuzione del trend ad inizio settembre.
La prossima settimana potrebbe dare indicazioni importanti sul contesto risk-on/risk-off dei mercati finanziari proprio alla luce del comportamento del dollaro nei confronti delle due principali valute.
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