Da circa un mese, giorno più giorno meno, analizziamo l'oro cercando di capire i motivi che hanno indotto un rialzo così repentino nonostante la propensione al rischio sia stata prevalente. Se è vero che stiamo parlando del bene rifugio per eccellenza, con la salite degli azionari era ipotizzabile una perdita di valore e invece...
A detta di autorevoli analisti, lo ripetiamo, a fronte di acquisti dei listini l'unico asset in grado di coprire il rischio è appunto l'oro. Ed è per questo, complice anche l'indebolimento del Dollaro USA nei momenti di massima propensione al rischio, che i due mercati vanno di pari passo.
A livello tecnico, trattandosi di uno strumento tipicamente di breakout, avevamo ipotizzato un target di 1780 alla rottura della vecchia resistenza 1750 dollari l'oncia. In questo momento siamo non lontani dal target ipotizzato e la nostra idea è che il movimento possa proseguire. Fino a dove? Ormai l'obbiettivo principale è l'area dei 1800 dollari, così come si evince dal grafico giornaliero. Stiamo parlando di un'area lavorata nel 2012 e che quindi, trattandosi tra l'altro di cifra tonda, potrebbe catalizzare l'attenzione degli operatori.
Per eventuali scenari ribassisti dovremo attendere il ritorno sotto area 1750, non prima.
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