LA FED E' IL MESSIA O IL PIFFERAIO MAGICO....? π€π
Eβ tempo di scelte.. Guardando la reazione ed il movimento dei mercati azionari, soprattutto di quelli USA, sembra che il mercato stia prezzando uno scenario βperfettoβ, caratterizzato da unβeconomia forte, bassa inflazione e quindi bassi tassi di interesse a lungo e recupero a V della crescita macro dopo un primo trimestre in rallentamento a causa dellβimpatto del coronavirus. Questo, in sostanza lo scenario che viene prezzato. Se non fosse cosi, sarebbe difficile spiegare la tenuta dei livelli del petrolio a 50 USD al barile. Allo stesso modo, sarebbe difficile spiegare i rialzi della borsa USA che anche ieri ha toccato un nuovo massimo alimentata dagli acquisti sui titoli maggiormente esposti alla crescita macro. E cosi, in tale scenario βperfettoβ, sale tutto. Salgono i prezzi dei bond percheβ si scontano politiche monetarie accomodanti per lungo tempo, salgono le azioni percheβ si confida in una ripresa immediata e vigorosa del ciclo macro, sale il dollaro e sale il petrolio. Ma proviamo per un attimo ad uscire da questa bolla di ottimismo bendato e guardiamo per un momento ai numeri, quelli sulla base dei quali le quotazioni azionarie dovrebbero muoversi. Lo spaccato della reporting season in USA, relativa al quarto trimestre del 2019 fornisce una picture complessivamente positiva. Fino ad ora hanno riportato il 42% delle societaβdi un campione di 2031 titoli composto da titoli a grande e media capitalizzazione. Di questo, il 67% ha battuto le stime di utile ed il 9% ha riportato utili in linea con le attese, confindando solo al 24% la percentuale di societaβ che non ha battuto il consenso. A livello di ricavi, la picture eβ simile. Il 64% delle societaβ ha battuto le stime del mercato. I settori che hanno riportato meglio in termini di utile, battendo nella maggior parte dei casi le stime del mercato sono quelli ciclici dei consumer Discretionary ed il settore tech, ma performance positive sono state registrate anche dal settore healthcare, Utilities e dai finanziari. Solo due settori hanno complessivamente deluso fino ad ora. Essi sono quello dellβEnergy e del Real estate che a livello di utile non sono riusciti a battere le stime nella maggior parte dei casi. A livello di fatturato, invece, tutti i settori hanno battuto le stime degli analisti. Letta in questo modo, la reporting season in atto daβ ragione ai bulls, a coloro che continuano a comprare ad occhi bendati tutti i titoli del listino, alternando di giorno in giorno gli acquisti sui titoli growth o sui titoli value. Ma poi, peroβ lo spaccato dei dati forniti dalla Reuter, fornisce anche le proiezioni degli analisti degli utili e del fatturato nel prossimo trimestre. Da uno sguardo veloce veniamo subito colpiti dal colore acceso delle revisioni al ribasso. Complessivamente gli utili sono visti in calo del 2.7% nel prossimo trimestre, trainati al ribasso dalla contrazione dellβ11.2% prevista per il settore dei consumer discretionary, dalla contrazione del 10.9% del settore degli industrials e dalla contrazione del 15.2% del settore Materials per finire dalla contrazione del 12.1% del settore Energy. Allβinterno dei settori dello S&P500, solo il settore dellβIT ha beneficiato di revisioni importanti al rialzo degli utili. A livello di ricavi gli analisti predicono contrazioni per il settore energy, industrials, materials e consumer discretionary. In sintesi, in tale contesto di mercato, siamo chiamati a fare una scelta. Dobbiamo capire se sia piuβ giusto continuare ad aggrapparci alla speranza che le politiche monetarie espansive salvino ancora una volta tutti i mercati o se invece sia piuβ saggio seguire lβandamento delle stime di utile, percheβ nel lungo sono queste a dirigere lβandamento delle quotazioni. Dobbiamo, di fatto chiederci quanto ancora potranno espandersi i multipli di borsa, dato che, i rialzi dei prezzi non sono accompagnati da un trend al rialzo degli utili societari. E qua entra in gioco un problema culturale. Gran parte degli analisti e degli operatori che sono nellβindustria oggi, sono entrati nellβindustria 10-11 anni fa e sono figli della mamma FED. Da quando seguono i mercati, soprattutto quelli USA, li hanno visti sempre salire percheβ alimentati dalla FED put, che mai ha tradito gli investitori. Per loro eβ un messia, che va venerato e rispettato e su cui ripongono completa fiducia. E siccome il mercato (ahimeβ) lo facciamo noi uomini, di questo cambio culturale dobbiamo tenere decisamente conto. Come avrebbe detto mio nonno: βai tempi miei era diversoβ.. Si, ma ora i tempi sono cambiati. β’ Se apprezzate le mie idee e volete che continui a proporle un LIKE da parte vostra sarebbe il migliore ringraziamento per me. Grazie β’ Diventa mio follower per essere sempre aggiornato sulle news.
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