GOLD, a caccia del trigger per i 3000$

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Chart di Capital.Com

Il contesto macroeconomico continua ad essere di assoluto sostegno per le quotazioni dell'oro.

Un errore sarebbe guardarsi dietro e farsi impressionare dalla strada che fin qui ha velocemente percorso.

Il carburante principale, come noto, sono i rendimenti reali. Per chi volesse cimentarsi con l'esercizio, invito a sovrapporre le quotazioni: un andamento a specchio.

Con i dati sulla CPI negli Stati Uniti di oggi, in linea con quanto atteso dal consensus, potremmo assistere ad un rafforzarsi del consolidamento delle quotazioni dopo i recenti sostenuti rialzi.

Una figura di Cup and handle di lungo periodo di cui ho parlato in un precedente contributo (tradingview.com/chart/GC1!/ZDdnLCcb/) prefigura il possibile raggiungimento dei tremila dollari.

È utile monitorare l'andamento della materia prima a caccia di qualunque indizio di ripresa dell'up trend perché, a mio giudizio, nel caso in cui venissero violati i precedenti massimi in area 2800 potremmo assistere ad un'accelerazione che velocemente porterebbe le quotazioni al target.

Ogni momento è buono per intercettare, con tanto di controllo del rischio, un qualunque trigger che col senno del poi potremmo un giorno bollare come segnale che ha dato il la al movimento.

Trade active
A proposito di tassi reali, il concetto è che non producendo alcun utile l'oro soffre la concorrenza dei rendimenti sul free risk del tesoro americano. Visto che in questo momento ad un anno il governativo offre il 4,21% e tenuto conto del tasso di inflazione annuo del 2,7% significa che il rendimento reale (al netto dell'inflazione) è positivo e pari a 1,51%. Questo è una spina nel fianco dell'oro. Il processo di riduzione dei tassi prospetticamente eroderà questo rendimento reale positivo a tutto vantaggio delle quotazioni dell'oro. Ovviamente al netto di tutte le altre componenti che lo influenzano.
Chart PatternsTechnical IndicatorsTrend Analysis

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