"Mediobanca" corsa finita!!

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Già attivo pattern ribassista, come evidenziato da grafico, troppe incertezze , l'uscita di Mediolanum dall'azionariato, uscita fra l'altro a sconto 18.80, non promette niente di buono, il titolo fino al termine dell'OPS, seguirà Piu o meno andamento della banca Senese, alle prese fra l'altro con un aumento di capitale....
Trade active
Scusate uscita di Mediolanum è stata fatta a 18.85, ultime news, L’istituto senese ha comunicato ieri sera l’ok all’operazione arrivato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Si tratta di un’approvazione “incondizionata” all’acquisizione del controllo di Piazzetta Cuccia, decisa ai sensi della normativa e “in anticipo rispetto ai termini previsti" indicati nel documento di varo dell’offerta pubblicato nel gennaio scorso.

Il cda della Banca nei giorni scorsi aveva compiuto un altro passaggio clou, verso l’operazione di acquisizione di piazzetta Cuccia esercitando la delega all’aumento di capitale da 13,1 miliardi al servizio dell’offerta.

Sempre ieri la Consob ha approvato il documento di offerta relativo all’Ops su Mediobanca. Per ciascuna azione di Piazzetta Cuccia portata in adesione all’offerta, Mps riconoscerà un corrispettivo unitario rappresentato da 2,533 azioni ordinarie dell’offerente di nuova emissione.
Il periodo di adesione, concordato con Borsa Italiana, avrà inizio alle 8:30 (ora italiana) del 14 luglio 2025 e terminerà alle 17:30 (ora italiana) dell’8 settembre 2025 (salvo proroghe) e, pertanto, sarà pari a 40 giorni di borsa aperta.
Il corrispettivo verrà corrisposto alla data di pagamento, ossia il 15 settembre 2025, salvo proroghe del periodo di adesione in conformità con la normativa vigente. Qualora si verifichino i presupposti, il periodo di adesione potrà essere riaperto per ulteriori 5 giorni di borsa aperta e precisamente, salvo proroghe, per le sedute del 16, 17, 18, 19 e 22 settembre 2025.L’offerta “tratta ad uno sconto implicito del 3,75% rispetto al prezzo di chiusura di ieri di Mediobanca”, ricordano da WebSim Intermonte che sul titolo della banca senese mantengono un rating outperform con target price 6,30 euro.

Questa mattina le azioni Mps cedono oltre l’1% nella prima ora di contrattazioni a Piazza Affari, scendendo a 6,913 euro, mentre il titolo Mediobanca prezza 18,46 euro (-0,20%).

Oggi Mediobanca ha acquistato ieri 363.320 azioni proprie, al prezzo medio di 18,82 euro per un controvalore complessivo pari a 6.838.143 euro. Piazzetta Cuccia, spiega una nota, ha così concluso il programma nei termini autorizzati dall’assemblea avendo acquistato 24.146.245 azioni proprie, pari al 2,9% del capitale per un controvalore complessivo pari a 384.999.983 euro.

Con la conclusione del programma di acquisto di azioni proprie Mediobanca ha portato a termine la seconda delle tre tranche previste nel Piano 23/26 per un corrispettivo totale di circa 1 miliardo. La terza tranche di riacquisto di azioni proprie prevista per l’esercizio 2025/26 sarà deliberata a luglio 2025. Nei primi 2 anni del Piano 23/26 Mediobanca avrà distribuito ai suoi azionisti circa 2,4 miliardi tra dividendi e piani di acquisto e cancellazione di azioni proprie.

A valle degli acquisti realizzati ieri Mediobanca detiene un totale di 26.914.597 azioni proprie pari al 3,2% del capitale.

Note
In teoria in pari sui 17.80, con concambio 2,533 senza sconto del 3.75%, molti si aspettano un rilancio durante il periodo dell'offerta, per convincere azionisti ad aderire all'OPS.
Note
Arriva la nuova bocciatura di Mediobanca dell’offerta pubblica di scambio del Montepaschi, alla vigilia dell’operazione che partirà lunedì 14 luglio e terminerà, restando sul mercato per 40 giorni, l'8 settembre. Definendo priva di razionale industriale e ostile l’ops di Rocca Salimbeni e non congruo e del tutto inadeguato invece il prezzo dell’offerta il board di Piazzetta Cuccia ha messo sul tavolo dei propri soci una serie di valutazioni numeriche sul corrispettivo offerto e sulle dissinergie che la scalata senese su Mediobanca genererebbe, un’operazione per cui Mps ha posto come soglia minima il 35% mirando al controllo di fatto dell’istituto guidato da Alberto Nagel.Infine la banca senese «è esposta a rischi legali significativi, con contenziosi pendenti e accantonamenti potenzialmente insufficienti in caso di risultanze istruttorie e processuali significativamente difformi dalle stime di Mps (petitum netto di circa 3 miliardi al 31 marzo 2025, pari a circa il 35% del Cet 1, di cui circa la metà a rischio di soccombenza “probabile”)». Insomma, la fusione con il Monte potrebbe compromettere il modello di business di Mediobanca e la sua reputazione.
Note
Il sole 24 ore.L’assemblea degli azionisti di Mediobanca ha negato l’autorizzazione per l’offerta pubblica di scambio su Banca Generali. I voti favorevoli si sono fermati infatti al 35% del capitale sociale (vale a dire a circa il 44,9% del capitale presente, pari complessivamente al 78% del capitale), «rappresentato per il 25% da investitori istituzionali e per il 10% da investitori privati», parole di Nagel. «Desidero ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno creduto e sostenuto il processo di forte crescita e trasformazione di Mediobanca e che hanno supportato l’operazione Banca Generali come ulteriore e definitivo tassello nella creazione di un wealth manager di respiro internazionale», dichiara a caldo Nagel al termine dell’assemblea svoltasi totalmente da remoto. «Un’opportunità mancata – prosegue il banker – per effetto del voto espresso, in particolare, da azionisti che, anche nell’attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse, anteponendo quello relativo ad altre situazioni/asset italiani a quello di azionisti di Mediobanca; risulta, infatti, evidente dal voto che coloro i quali non si sono trovati in questa posizione si sono espressi a favore (mercato in primis), in linea con le raccomandazioni dei proxy advisors internazionali. Si tratta chiaramente di un’opportunità, per ora, mancata per lo sviluppo della nostra banca e del sistema finanziario italiano. Continueremo ad essere concentrati sull’esecuzione del nostro Piano One Brand – One Culture convinti della superiore generazione di valore rispetto all’alternativa rappresentata dall’offerta di Mps». il discorso suona tanto di resa, con ovvie conseguenze sul titolo..BUON TRADING
Note
Mediobanca, verso il delisting!!.
Con oltre il 62% del capitale, Siena può ora accelerare. Oltre a valorizzare i 2,9 miliardi di crediti fiscali accumulati, potrà mettere a terra sinergie operative e industriali e preparare il terreno a una fusione che potrebbe dare vita a un nuovo campione bancario nazionale, con l’eventualità di un’uscita da Piazza Affari. Sul tavolo c'è infatti anche il delisting di Mediobanca. La nuova governance e il piano industriale aggiornato dovranno essere presentati alla Bce entro sei mesi.ASSEMBLEA MEDIOBANCA IL 28 OTTOBRE
Da ora si entra in una fase scandita da passaggi cruciali. Dopo la comunicazione del risultato provvisorio delle adesioni, Mps renderà noti i dati definitivi a fine settembre. Già il 18 settembre il consiglio di amministrazione di Mediobanca approverà il bilancio 2024-2025 e prenderà atto dell’esito dell’offerta, aprendo a un ordinato passaggio di consegne. Entro il 3 ottobre Siena dovrà presentare la propria lista con i 15 nomi del nuovo board, inclusi presidente e amministratore delegato, mentre l’assemblea del 28 ottobre sarà chiamata ad approvare il bilancio e a eleggere il nuovo consiglio. Il ceo di Mps, Luigi Lovaglio, insieme al presidente Nicola Maione, sta sondando i principali azionisti: il Mef con l’11,7% Delfin e Caltagirone con il 9,9% ciascuno. L'obiettivo è quello di definire una lista di candidati di profilo internazionale e indipendente per garantire stabilità interna e costruire un ponte con gli azionisti, mantenendo allo stesso tempo Mediobanca operativa e indipendente. Lo scioglimento del patto tra soci segna dunque la fine di un’epoca. Con la conquista del controllo da parte di Mps, la sfida ora è tutta sulla costruzione degli equilibri futuri. L’assemblea del 28 ottobre sarà il primo vero banco di prova per la nuova Mediobanca a trazione senese.
Note
Se rimanevano due entità separate , inizialmente credo che , ci sarebbe stato un ulteriore storno, ore le cose cambiano , si prospetta un OPA sul residuale, è chiaro che per convincere azionisti ci sarà un premio , non sò di quanto, ma vedesi esempio "IVECO", il titolo come minimo si porta sui massimi annuali area 22.00 fattibilissimi. BUON TRADING
Order cancelled
Sono ritornato Long sul titolo, motivazione non pensavo che MPS raggiungesse il il 62,3 per cento. Sulla base dei risultati provvisori, il periodo di adesione riaprira' ai sensi di legge per altri 5 giorni di Borsa dal 16 al 22 settembre. Lo ha comunicato Mps in una nota diffusa nella tarda serata di ieri.

Il periodo di riapertura dei termini potrebbe consolidare ulteriormente la posizione di Siena se venisse raggiunta e superata la quota del 66,7% del capitale, perche' consentirebbe a Mps di procedere alla fusione attraverso un'assemblea straordinaria, Dal punto di vista tecnico un minimo a luglio a 18.10, poi il 25agosto fatto un massimo assoluto a 21.97,poi il 4 settembre altro minimo circa 19.00(quindi minimi crescenti), adesso dopo queste ultime news, mi aspetto il ritocco dei massimi, indicatori medie mobili +super trend, oggi toccati 21.15,col il suo superamento si prosegue up. BUON TRADING
Note
Nuovi massimi storici sono stati raggiunti a 22.34, Nagel si è dimesso, «Preso atto dell'esito dell'opas promossa da Monte dei Paschi di Siena sulla totalità delle azioni di Mediobanca e per favorire un'ordinata e tempestiva transizione attraverso il innovo dell'organo amministrativo», il consiglieri «hanno rassegnato, con l'eccezione di Sandro Panizza (eletto nel 2023 come rappresentante di Delfin, ndr), le dimissioni dalla carica, con efficacia dalla data della prossima assemblea», spiega la nota diffusa nel primo pomeriggio dall’istituto.


«Il consiglio, inoltre, nel contesto del mutato assetto azionario e del differente quadro autorizzativo, ha deliberato di non dar corso all'ultima tranche del programma di buy back incluso nel piano strategico ed annunciato lo scorso 31 luglio». Il board ha inoltre approvato il bilancio 2024-25 e convocato l’assemblea il prossimo 28 ottobre per eleggere il nuovo vertice.


Già nella mattinata il ceo Nagel aveva inviato una lettera ai dipendenti per salutarli e ringraziarli, facendo un bilancio del lungo periodo alla guida di Piazzetta Cuccia e dei risultati raggiunti. Un bilancio che, osserva qualcuno, non contiene però riferimenti a Generali, la storica partecipata assicurativa di cui Mediobanca detiene il 13,1% e che ha dato un contributo importante alla redditività della merchant bank.
Note
Intanto, i top manager di Mediobanca continuano a vendere azioni. Prima delle dimissioni l'ormai ex amministratore delegato Nagel, secondo quanto emerge dagli internal dealing, ha ceduto un altro pacchetto da un milione di titoli incassando oltre 21 milioni di euro.

Il dg Francesco Saverio Vinci, come già nei giorni scorsi, ha liquidato 400 mila azioni per 8,5 milioni di euro. Il presidente Renato Pagliaro ha, invece, venduto 100 mila azioni per oltre 2,1 milioni di euro.

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