Bitcoin: Fear and Greed index ai minimi

Le ultime sedute all'interno del mondo delle criptovalute hanno scatenato un forte panico a causa dei ribassi che hanno interessato i Big del settore.

In particolare sia Bitcoin che Ethereum hanno perso da inizio mese circa un 15% della loro market cap.

Oggi vogliamo portare all'attenzione dei nostri lettori un indice che viene poco considerato: il Fear and Greed index.

Questo indice oscilla tra un valore di zero e un valore di cento, rappresentando il grado di paura e avidità che gli investitori operanti in questo mercato manifestano giorno dopo giorno.

Come sappiamo l'eccesso di volatilità che caratterizza questo mercato intrappola i vari operatori all'interno del proprio cerchio emotivo. L'assunto su cui si basa questo indice è il fatto che le persone tendono a diventare più avide quando il mercato è in forte rialzo, il che viene tradotto in quella che viene definita FOMO, ovvero la paura di perdere il trend. Dall'altra parte invece, in preda all'emotività molti tendono a svendere le loro posizioni nelle giornate in cui vi è un eccesso di volatilità al ribasso. L'obiettivo di questo indicatore è quello di far evitare all'investitore scelte irrazionali, dettate esclusivamente dall'emotività.

Più questo indicatore si avvicina allo zero più paura vi è all'interno del mercato mentre valori più alti si traducono in avidità e paura di perdere il trend.

Questo strumento fornisce un risultato sulla base di vari input:

Volatilità (15%)

Volume del mercato (25%)

Social media (15%)

Sondaggi (15%)

Capitalizzazione (10%)

Tendenze degli investitori (10%)

Si capisce quindi come questo indice sia il risultato di una serie di analisi che vengono monitorate costantemente. In questo momento l'indice registra un valore di 22, ovvero di estrema paura.

Se soffermiamo l'analisi sul fatto che nello scorso novembre il valore di questo strumento aveva superato la quota di 80 punti, questo fa capire come l'analisi appena svolta vada a confermare il momento non favorevole e di ribasso per il settore criptovalutario.

Report by:
Matteo Bernardi
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