Ieri l’Opec + ha annunciato che a partire da agosto la produzione di petrolio tornerà a salire, a seguito del termine dell’accordo sul temporaneo contenimento raggiunto due mesi fa.
I membri del cartello ritengono che non ci saranno ricadute negative sui prezzi in quanto i consumi stanno ripartendo.
Arabia Saudita e Russia, i dei paesi leader, sono anche riusciti ad imporre restrizioni ai paesi che non hanno ottemperato ai tagli, come per esempio l’Iraq. SOMO, la compagnia petrolifera di stato di Baghdad ha avvertito sei raffinerie asiatiche sue clienti, che il mese prossimo le consegne saranno inferiori a quanto promesso.
Non è un buona notizia, un aumento della produzione con una possibile nuova fase di lock down dopo l'estate potrebbe creare nuovamente una tempesta perfetta che potrebbe affossare i prezzi del petrolio.
Aumentare la produzione adesso è un azzardo, doveva essere fatto dopo l'estate.
Articolo di Antonio Ferlito nato nella "Milano del sud", Vincitore della Traders'cup, Dal 2008 non si perde un giorno di borsa.
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