Le borse Usa hanno ricominciato a salire senza soluzione di continuità nelle ultime sedute, alimentate da solidi report sugli utili delle principali banche, confermando un sentiment decisamente positivo nei confronti della imminente stagione degli utili del terzo trimestre. Sia l'S&P 500 che il Dow Jones hanno raggiunto nuovi massimi, guadagnando rispettivamente lo 0,6% e l'1%, sostenuti dai risultati sugli utili di JPMorgan (4,4%) e Wells Fargo (5,6%). Nonostante il calo dell'8,8% di Tesla dovuto al suo deludente evento robotaxi, il Nasdaq, è comunque stato in grado di chiudere in verde con un rialzo dello 0,1%.
Tali price action dei listini, sono state ulteriormente supportate dai dati economici, con i Cpi e Ppi usciti in linea con le attese (e in parte leggermente superiori), il che comunque ha confermato che la Fed è in grado di tenere sotto controllo l’inflazione in un contesto di congiuntura ancora positiva. Infine, il sentiment degli investitori è rimasto forte, con guadagni settimanali su tutti i principali indici Usa, e in particolar modo con l’S&P 500 che ha chiuso a +1,5%, il Dow Jones a +1,4% e il Nasdaq 100 a +1,7%.
VALUTE
Sui cambi solito refrain, ovvero dollaro che rimane vicino ai massimi contro le principali valute concorrenti, nonostante vi siano dei tentativi di correzione di Euro, Gbp e in parte anche Jpy, frustrati però da un eccesso di posizioni short dollari da parte dei piccoli operatori. Il mercato ha bisogno, come andiamo ripetendo da qualche tempo, di un trigger, ovvero un innesco, un motivo per uscire dai movimenti laterali e di congestione delle ultime due tre sessioni.
Per ora, a tal proposito, non sembrano bastare i dati Usa, che pur hanno dato forza al biglietto verde, che resta sui massimi ma ha perso momentum. EurUsd che tiene l’area 1.0900 20 mentre il Cable tiene a sua volta 1.3020 30 area. UsdJpy sopra 149.00 ma incapace di rompere le resistenze importanti poste a 149.50, specie dopo le minacce velate della Boj di alzare i tassi di interesse, se il cambio salisse sopra 150.00. Interessante rialzo di UsdCad, che va alla caccia di 1.3790 00 e nel caso di superamento, avrebbe possibili obiettivi anche a 1.3950 e 1.3990. Oceaniche che dopo due settimane di discesa , potrebbero trovare una mini base in queste aree per un rimbalzo correttivo.
CINA, INFLAZIONE IN CALO
Il tasso di inflazione cinese si è attestato a settembre, allo 0,4% su base annua, al di sotto delle previsioni di mercato e del dato di agosto, uscito allo 0,6%. Si è trattato dell'ottavo mese di inflazione positiva, ma è anche in discesa considerato che è in calo da giugno. Questo calo apre le porte ad ulteriori stimoli da parte del Governo, per affrontare i crescenti rischi di deflazione. I prezzi dei beni non alimentari sono diminuiti dello 0,2%, dopo un aumento dello 0,2% ad agosto, poiché il costo dei trasporti si è ridotto ulteriormente in ragione del calo del prezzo del petrolio.
Inoltre, i prezzi delle case sono scesi, grazie al sostegno e gli sforzi del governo per regolamentare ulteriormente il mercato immobiliare. Per quanto riguarda i prodotti alimentari, i prezzi sono aumentati per il secondo mese, con il tasso di aumento più rapido degli ultimi 20 mesi. I prezzi al consumo core, esclusi i costi di cibo ed energia, sono aumentati dello 0,1% anno su anno, il più piccolo aumento da febbraio 2021, dopo un guadagno dello 0,3% ad agosto.
PETROLIO NUOVAMENTE IN CALO
I future sul greggio WTI sono scesi a 73,5 dollari al barile questa notte, accelerando il calo rispetto alla sessione precedente, appesantiti dalle preoccupazioni sulle prospettive economiche della Cina, uno dei principali importatori di greggio. I dati del fine settimana hanno mostrato che le pressioni deflazionistiche della Cina si sono intensificate, e permangono rischi e preoccupazioni sui rischi di decrescita.
Un'ulteriore pressione sui prezzi deriva dal calo della domanda globale e dalla forte crescita dell'offerta. Tutto questo, nonostante le persistenti preoccupazioni sul fronte geopolitico, che potrebbero risollevare i prezzi dell’oro nero.
ATTESA PER LA BCE
Negli Stati Uniti, questa settimana, sono attesi i dati sulle vendite al dettaglio, ma soprattutto a fare da market movers, saranno gli interventi dei diversi funzionari della Federal Reserve. Inoltre, potrebbero riservare sorprese i numeri sulla produzione industriale, prezzi di importazione ed esportazione, permessi di costruzione e inizio dei cantieri. Nel frattempo, entra nel vivo la stagione degli utili con attesa per le trimestrali delle mega cap come UnitedHealth, Johnson & Johnson, Bank of America, Abbott, Netflix e Procter & Gamble.
In Europa, tutti gli occhi saranno puntati sulla decisione della Banca centrale europea sui tassi di interesse, che secondo le stime dovrebbe tagliare di 25 punti base, anche se più di qualcuno chiede a gran voce un taglio dello 0.50%. In Germania verrà pubblicato l’indice Zew che misura la fiducia del settore istituzionale tedesco, oltre ai dati sulla produzione industriale e sulla bilancia commerciale che riguarderanno anche l’intera Eurozona.
Nel Regno Unito, c’è interesse per la pubblicazione del tasso di disoccupazione, inflazione e vendite al dettaglio. In Cina uscirà il Pil del terzo trimestre, insieme ai dati sulle vendite al dettaglio, la produzione industriale e il tasso di disoccupazione. Infine, un occhio anche ai dati sull'inflazione per India, Canada, Nuova Zelanda, Giappone e Sudafrica.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
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